CartaBianca, Matteo Bassetti mai così duro con Mario Draghi: "Non serve più a niente". Vaccino, un errore grottesco
Riparte la stagione di CartaBianca, il programma di Bianca Berlinguer in onda su Rai 3, e nella puntata di martedì 11 gennaio, la prima dopo la pausa per le feste, riparte con Matteo Bassetti che sale in cattedra. A tenere banco, va da sé, è la pandemia, la fiammata dei contagi, Omicron, vaccino e obblighi, insomma tutto il carnet di annessi e connessi pandemici degli ultimi giorni.
E il direttore del reparto Malattie infettive del San Martino di Genova ripropone subito il tema cavalcato in giornata, quello dell'abolizione del bollettino, da rendere non quotidiano ma settimanale. Tema che, ha assicurato il sottosegretario Costa, sarebbe arrivato sul tavolo di Roberto Speranza: insomma, la proposta la si sta valutando. "Fare la conta giornaliera dei contagi come facciamo da 700 giorni è fuorviante in un momento come questo. È un generatore di ansia. Dovremmo fare un report settimanale con dati più precisi: quanti vaccinati e quanti no, quanti sono gravi", insiste Bassetti.
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Dunque, sul vaccino e l'obbligo, da parte dell'esperto genovese piove un'aspra critica contro Mario Draghi e il suo governo. Aspra critica che parte con bordata ai no-vax: "Se oggi potessimo contare su una copertura vaccinale del 100 per cento, le terapie intensive sarebbero vuote. Oggi siamo in ritardo con l’obbligo vaccinale. Non serve più a niente", taglia corto. Testuali parole, insomma: "Non serve più a niente". Infine, una battuta sulla famigerata variante Omicron, la quale secondo Bassetti "nel vaccinato dà una sindrome molto meno imponente rispetto alla Delta. Per i non vaccinati la variante, invece, cambia poco. Dovremo abituarci a vaccinarci una o due volte l’anno con questo virus", conclude profetizzando un futuro di inoculazioni.