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Matteo Bassetti, "una figuraccia davanti a tutto il mondo": la rivoluzione perché il bollettino va abolito

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Il vaccino è l'unica soluzione al Covid. Lo va ripetendo da giorni Matteo Bassetti. Il primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova si trova d'accordo con Mario Draghi: "È evidente che chi non si vaccina mette a rischio la propria salute e quella del Sistema sanitario. Oggi chi arriva in ospedale con il Covid segue un percorso che porta via energia e risorse e quindi non vaccinarsi è una scelta che mette a rischio tutta la comunità". Lo stesso Bassetti non nasconde che nel suo reparto su 19 ricoverati, 18 non hanno ricevuto il siero: "L'unico malato - precisa ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus - aveva un’endocardite e il tampone positivo, quindi non era un malato di Covid".

Questo però non lo frena dal criticare la gestione della pandemia. In particolare la diffusione dei numeri. "Questa modalità deve cambiare. Non dobbiamo continuare a contare come malati di Covid quelli che vengono ricoverati per un braccio rotto e risultano positivi al tampone. Bisogna anche finirla col report serale, che non dice nulla e non serve a nulla se non mettere l’ansia alle persone, siamo rimasti gli unici a fare il report giornaliero", tuona in riferimento al bollettino che ci accompagna da inizio pandemia.

Proprio questo rischia di farci fare "brutta figura col resto del mondo perché sembra che vada tutto male e invece non è così, nella realtà altri Paesi che hanno molti più contagi di noi cercano di gestirli in maniera diversa". Il rischio? "Il lockdown psicologico e sociale". Continuando a fare tamponi a vanvera, secondo Bassetti, l'Italia si fermerà. "Bisogna - aggiunge - capire se la pressione sugli ospedali è da polmonite da covid oppure se è dovuto all’enorme numero di tamponi che viene fatto". 

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