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Diego Fusaro, green pass e complotto: "L'infame tessera verde", lo sfregio del filosofo alla Costituzione

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Altro giro e altro (poco gradito) regalo no-vax, complottista e no green pass. A consegnarlo ancora una volta è Diego Fusaro, insieme ad Alessandro Meluzzi tra i più accaniti sostenitori delle più assurde e indigeribili tesi contro il siero e contro le misure adottate dal governo per il contenimento dell'epidemia.

 

Il filosofo, infatti, è uno dei teorici della "dittatura sanitaria", termine a cui spesso indulge, del "grande reset", così come spiega nel suo ultimo libro, degli interessi di Big Pharma dietro la pandemia e chi più ne ha più ne metta. E Diego Fusaro è solito chiamare il green pass "l'infame tessera verde". Ogni commento è superfluo.

 

Bene, e la dicitura a lui tanto cara viene utilizzata per "rivedere" la Costituzione, in un grossolano fotomontaggio che il diretto interessato rilancia su Twitter: una sorta di autocitazione. Nell'interpretazione fusariana, ecco che l'articolo 1 della Carta si trasforma da "l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro" a "l'Italia è una repubblica democratica fondata sull'infame tessera verde". E, soprattutto in questo caso, ogni commento è nuovamente superfluo.

 

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