Andrea Crisanti, l'obbligo vaccinale? "Frutto del panico, così non si può imporre": cosa ha 'dimenticato' il governo
“Siamo all’improvvisazione”. È molto severo il giudizio di Andrea Crisanti, che subito dopo il voto all’unanimità in Consiglio de ministri dell’obbligo vaccinale per gli over 50 ha voluto mettere in chiaro un aspetto fondamentale: “Non si può imporre senza una revisione del consenso informato”. Contattato dall’Agi, il microbiologo dell’università di Padova è stato decisamente critico nei confronti del governo presieduto da Mario Draghi.
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“C’è anche un problema di carattere giuridico perché lo si fa per impedire la malattia, ma non per limitare la trasmissione - ha dichiarato Crisanti - questo diventa un obbligo terapeutico, è una novità assoluta nella sanità pubblica. Mi sembra solo frutto del panico. Tra l’altro lo si impone a tutti, anche a persone che magari non ne avrebbero bisogno. È una autentica follia”. Di tutt’altro avviso, invece, Matteo Bassetti: “L’obbligo è una soluzione intelligente - ha risposto all’Agi - sarebbe stato più utile questa estate, ora è un po’ tardi, ma meglio tardi che mai”.
“Io credo che ormai l’ondata Omicron è partita - ha aggiunto - ma per il futuro sarà importante comunque perché dovremo continuare a vaccinarci. Oggi abbiamo fatto oltre 180mila contagi e in due mesi, se i ritmi sono questi, arriveremo a 12 milioni di contagiati, e questi sono solo quelli accertati da tampone”.