Avete voglia di farvi due risate? Bene, sfogliate Il Fatto Quotidiano di oggi, mercoledì 29 dicembre. Già, perché Marco Travaglio ha deciso di dedicare un paginone di pagelle ai protagonisti della pandemia in Italia, insomma il suo giornale ha dato i voti ai protagonisti della battaglia anti-Covid di questo 2021. E, come detto in premessa, c'è davvero da sbellicarsi dalle risate.
Generale Figliuolo e "la schiava di Draghi". Mannelli sul Fatto, "vilipendio alla bandiera"?
Una vignetta ai limiti del "vilipendio alla bandiera". Sul Fatto quotidiano Mannelli spinge i confini del poli...In ordine sparso, ecco il buffetto a Roberto Speranza: "Si applica, però deve fare di meglio" Voto: 6, insomma sufficiente. Convinti loro... Dunque una semi-stroncatura del generale Figliuolo, contro cui Il Fatto prosegue da mesi una incomprensibile campagna: "Qualche merito e molte gaffe" (ogni pagellina è accompagnata da un commento e da un voto, in questo caso 6+). Ovviamente un bel 4 a regione Lombardia ("Sembra di essere su scherzi a parte") e 4 anche alla Ue, "dalla parte dei più ricchi". Promossi a pieni voti i sanitari, con un 7, e ci mancherebbe, dunque 8 anche a Big Pharma, con annesso appello: "Ora aggiornate quei vaccini".
Marco Travaglio, manettaro nel dramma: gli indagati restano anonimi? Che fine farà il suo "Fatto Quotidiano"
Mentire sapendo di mentire equivale a menzogna. Non è il caso di Valeria Pacelli del Fatto Quotidiano, che povere...Ma cosa fa ridere, più di tutto? Presto detto: il fatto che al di là delle entità a cui sono state date sufficienze, il voto più alto è quello per Domenico Arcuri. E non è una barzelletta. Voto 6,5: "Ha avviato (bene) la campagna)". E nel commento si riesce anche a leggere che "l'unico errore fu di non cominciare a vaccinare gli anziani fin da gennaio insieme al personale sanitario". Già, l'unico errore. Insomma, ancora una volta Travaglio, con la sua ostinata difesa di Arcuri (e Giuseppe Conte) riesce a coprirsi di ridicolo. Già, in tutta Italia è rimasto solo lui, con assoluta probabilità, a difendere i disastri del fu super-commissario a tutto.