Mauro da Mantova e il Covid, "suicidio in terapia intensiva": com'è morto davvero, sconvolgente
Ucciso dal Covid, Mauro da Mantova, ma pure dalla sua incrollabile posizione no-vax e complottista. Mauro Buratti, il carrozziere diventato famoso per i suoi interventi "estremi" alla Zanzara su Radio 24, ospite quasi quotidiano di Giuseppe Cruciani e David Parenzo, è deceduto nell'ospedale di Borgo Trento, a Verona. Si era contagiato a Curtatone ma per i primi giorni aveva sottovalutato i sintomi e anzi si vantava di andare in giro per i supermercati con la febbre a 38 per fare l'untore, provocando lo sdegno e le proteste di Cruciani e Parenzo. Il suo dramma sfiora il "suicidio": Buratti infatti, pur entrato in terapia intensiva già in condizioni disperate, si era rifiutato fino all'ultimo di farsi ricoverare e di sottoporsi alle cure del caso. Una storia che lo accomuna a molti altri no-vax e negazionisti, meno famosi ed esposti mediaticamente di lui.
"Mauro non c'è più - ha scritto sui social Cruciani, dopo avere appreso della sua morte, venendo travolto dalle critiche e dagli sfottò -. Ho sperato, abbiamo sperato, che la sua pellaccia ancora una volta potesse vincere su tutto. Niente. Era una testa dura e quella maledetta settimana è stata fatale". Pochi giorni prima del suo ricovero, Mauro da Mantova era intervenuto proprio alla Zanzara per raccontare la sua vicenda vantandosi di voler sfidare il virus. Pochi giorni dopo, però, le sue condizioni di salute si sono aggravate in maniera irreparabile.
"Mi auguro che la sua triste storia serva da esempio a tutti coloro che ancora alimentano dubbi sull'efficacia del vaccino", ha scritto Parenzo, sempre molto critico durante le telefonate in diretta dell'ospite. Anche su di lui sono piovute le critiche di accusa i due conduttori di aver sfruttato Mauro per fare ascolti.
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