Mauro da Mantova era noto al pubblico de La Zanzara per i suoi numerosi interventi in radio. Dichiaratamente no-vax e più in generale complottista di primo livello, il 61enne Mauro Buratti è venuto a mancare proprio a causa del Covid. Si trovava ricoverato da diverso tempo nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Borgo Trento, in provincia di Verona.
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Uno dei suoi interventi più “celebri” era stato quello in cui si vantava di essere andato in un supermercato con la febbre a 38 e la mascherina abbassata. Giuseppe Cruciani aveva preso a cuore la sua vicenda e lo aveva indotto a ricoverarsi, ma purtroppo non è bastato, dato che il signor Mauro si era fatto convincere troppo tardi di essere in pericolo di vita. “Ho fatto di tutto per convincerlo - ha ricordato il conduttore de La Zanzara al Fatto Quotidiano - la settimana in cui ha rifiutato il tampone e il ricovero dopo i sintomi è stata fatale. Pensavo, sbagliando, dopo tre settimane che il passare del tempo potesse aumentare le speranze”.
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E invece per Mauro da Mantova non c’è stato nulla da fare: “Se l’è cercata? Queste sono cose miserabili - ha tuonato Cruciani - ognuno vive la propria vita come vuole. Dico che definirlo no-vax era anche riduttivo, viveva di complotti in generale. Passava la sua vita sui complotti della grande finanza, della lobby ebraica e cose simili”.
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