Omicron, Bassetti contro Speranza e Cts: "Nei vaccinati poco più di un raffreddore. Vi siete accorti che siamo nel 2022?"
Matteo Bassetti si scaglia contro tutti coloro che in queste ore stanno generando il panico inutilmente. Oggetto, ancora una volta, la nuova variante del Covid. In un lungo sfogo su Facebook il direttore della Clinica di malattie infettive all'ospedale Policlinico San Martino di Genova riporta i numeri che invece devono tranquillizzare gli italiani. "I colleghi sudafricani, inglesi, americani, danesi, scozzesi che hanno visto da vicino Omicron, dicono che nei vaccinati è poco più di un raffreddore. E da noi? Continua la campagna di allarme e terrore e si mantengono le stesse regole con cui si combatteva il Covid nel 2020. Tra 5 giorni sarà - però - il 2022".
Come anticipato, a confermare la meno aggressività della Omicron, uno studio giapponese. Condivisa sui suoi canali social, Bassetti ricorda che la ricerca "dimostra che omicron è più contagiosa (3-4 volte più di Delta), ma genera quadri meno gravi con una minore patogenicità". Poi l'auspicio: "Speriamo che al Ministero della Salute e al CTS ci sia qualcuno che lo ha letto".
Questo, però, non è l'unico attacco. Bassetti non apprezza il ricorso al tampone, che in questi giorni di cenoni e pranzi ha visto un'impennata: "Ormai siamo diventati il paese dei tamponi o ancor meglio 'Tamponificio Italia'". L'accusa è quella che i tamponi non vengono richiesti da un medico e quindi interpretati, "ma sono diventati come le 'Ziguli' o i 'preservativi'. Li prendi quando vuoi, al 'banco', li puoi ordinare sul web e te li fai addirittura da solo. Non so bene con che metodo. Oppure ti metti in coda per ore per poter andare a fare capodanno in sicurezza (si fa per dire) o finire la quarantena imposta dal figlio che è aveva un positivo in classe. Che senso ha tutto questo?", si chiede facendo eco ad Alberto Zangrillo.
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