Annalisa Chirico, la dittatura del terrore: "Ricordate i nostri nonni?", lo schiaffo a Speranza & Co
Il dibattito sul Covid, in questi ultimi giorni, è focalizzato sulla quarantena. Già, con la complicità della psicosi di Natale e del boom di tamponi effettuati - la maggior parte dei quali su soggetti asintomatici, positivi o negativi che fossero -, ora ci sono milioni di italiani in isolamento fiduciario. Insomma, un Paese quasi bloccato, in lockdown di fatto.
E non solo: con la scusa dell'isolamento, come sottolinea per esempio Alberto Zangrillo, molti riescono a trovare un escamotage per non lavorare. Un certificato e via: quarantena, sollevato da ogni obbligo. Insomma, una discreta vergogna. Dunque, il governo è al lavoro per il taglio dei tempi di quarantena, in tandem con il Cts, il quale però nutrirebbe alcune riserve.
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Nel dibattito, ora, piove anche il commento di Annalisa Chirico. Il tutto su Twitter, con un cinguettio tranchant, efficace, che va dritto al punto. Scrive infatti la firma del Foglio: "Bloccare un paese con milioni di persone in casa, tra vaccinati negativi o asintomatici. Ormai governano la paura e un principio di precauzione paralizzante - rimarca -. I nostri nonni han combattuto la guerra, quella vera, tra bombe e fucilate, a noi tocca una punturina nel braccio. Coraggio", conclude una ineccepibile Annalisa Chirico. E nelle sue parole, in quei riferimenti alla "paura", difficile non cogliere una stoccata a Roberto Speranza, il ministro ultrà delle chiusure che, stando a retroscena di stampa, si sarebbe opposto al taglio dei tempi della quarantena.
Già, chiaro il doppio messaggio: primo, i vaccinati non dovrebbero essere soggetti a queste regole. Secondo, i no-vax la smettano con la loro pantomima e vadano a vaccinarsi. Sul siero, solo poche ore fa, la Chirico aveva spiegato: "Non sono andata a vaccinarmi con gioia, ma bisogna ammettere che il vaccino è quello che ha cambiato il destino della pandemia". Eppure, qualcuno ancora non lo vuole capire...