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Charlene di Monaco, "forse la dipendenza dell'alcol": il dramma della bottiglia dietro al ricovero? Chi vuota il sacco

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Ora, nel mistero di Charlene di Monaco, la principessa triste e tutt'ora ricoverata in una clinica in Sudafrica, piomba a capofitto Dagospia. Lo fa in una consueta "Dagonota", ossia poche righe in cui il sito diretto da Roberto D'Agostino snocciola qualche indiscrezione privilegiata, qualche retroscena che difficilmente si può leggere da altre parti.

 

Prima, una breve sintesi: dopo il lungo "esilio" in Sudafrica, dovuto a una malattia che le impediva di tornare a Montecarlo, Charlene Wittstock è stata ricoverata solo pochi giorni dopo il suo ritorno a Monaco dal principe Alberto e dai loro figli, i gemellini Jacques e Gabriella. Mistero fitto sulle ragioni del ricovero che la ha tenuta lontana da Palazzo Grimaldi anche a Natale (si è appreso soltanto che il marito e i figli sarebbero andati a trovare Charlene in clinica in uno di questi giorni festivi).

 

Ed eccoci, insomma, a quanto rilanciato da Dagospia: "Come sta Charlene di Monaco? La principessa triste è ricoverata in svizzera, nella clinica di lusso Kusnacht Practice, affacciata sul lago di Zurigo, specializzata nella riabilitazione e nella cura delle dipendenze di ogni tipo", premette il sito. Dunque, dopo aver ricordato l'ultima versione ufficiale di Alberto - "profondo esaurimento fisico ed emotivo" -, ecco che vengono avanzati i dubbi. "Ma è davvero solo questo o c’è dell’altro? Forse la dipendenza dall’alcol? Un disturbo alimentare?", conclude Dagospia. Un doppio interrogativo che suona quasi come una sentenza, come una possibilità (o una verità?) che nessuno ha o avrebbe il coraggio di dire. E il mistero, dai contorni sempre più inquietanti, prosegue e continua ad alimentarsi...

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