Omicron, l'allarme del fisico Battiston: "Presto 100mila contagi al giorno ed emergenza sanitaria. C'è una sola soluzione..."
Anche per un astrofisico come Roberto Battiston, oggi come oggi, è difficile fare delle previsioni. La variante Omicron ha generato caos e confusione. Per questo "ora è troppo difficile fare delle previsioni attendibili, la velocità di crescita è così alta che si porta dietro grande incertezza". Coordinatore dell'Osservatorio epidemiologico dell'università di Trento, Battiston è stato raggiunto da La Stampa, sulle cui colonne non ha negato il peggiore dei sospetti: "Nei prossimi giorni assisteremo a una moltiplicazione dei contagi che supererà di molto le aspettative del passato in queste condizioni andremo rapidamente verso i 100 mila positivi al giorno".
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Sì, perché se per alcuni scienziati la nuova mutazione del Covid risulta meno letale della Delta, lo stesso non vale per la sua contagiosità. Una caratteristica che ha inevitabilmente effetti preoccupanti: "La crescita dei contagi causati dalla variante Omicron è talmente rapida che potrebbe causare ben presto un'emergenza sanitaria". Ciò che preoccupa ancora di più è che in condizioni normali si sarebbe sviluppata nel corso di molti mesi, ora accade in poche settimane. L'unica soluzione a detta dell'astrofisico è il "modello-Germania", ossia un lockdown per non vaccinati.
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Se non si agisce in fretta, il Paese è destinato a fermarsi: "Ci sarà un periodo in cui avremo una quantità altissima di contagiati, con un inevitabile rallentamento a livello lavorativo e un forte impatto dal punto di vista economico". Un discorso fatto anche dal collega Matteo Bassetti. Lo stesso infettivologo del San Martino di Genova aveva criticato l'uso del tampone incondizionato. In ogni caso su un aspetto della Omicron Battiston è certo: "Ci sono troppe variabili da considerare, a cominciare dal contesto che continua a variare e dai nuovi interventi che definirà il governo. Impossibile stimare l'andamento nelle prossime settimane. L'obiettivo che, in ogni caso, deve guidare le decisioni è quello di tenere basso il picco, di limitare questa rapidissima crescita del numero dei contagi".