Nicola Porro umilia Roberto Burioni: "Mi sto sbellicando dalle risate". Vaccino, il disastro del virologo
Il governo vuole i tamponi per i vaccinati. "Vi ricordate cosa disse Burioni in tv?", provoca Nicola Porro in un articolo pubblicato sul suo sito: "Noi sì, e ci stiamo sbellicando dalle risate". Perché il virologo "amante di Twitter", scrive il giornalista, "sarà sbiancato a leggere l’ordinanza del ministro Speranza che obbliga chi arriva dall’estero a sottoporsi ad un test anti-Covid. Possibile? Possibile che il governo abbia deciso di costringere i viaggiatori alla tortura del tampone rinofaringeo" che secondo quanto diceva lo stesso Burioni a Che tempo che fa "ha non poche componenti di rischio e che produce 12 eventi avversi 'non lievi' ogni milione di test?".
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Poi Porro chiarisce: "Stiamo scherzando, ovviamente. Ma ci viene da sorridere al ricordo di quella lezioncina che Burioni fece da Fabio Fazio, poco più di un mese fa, in cui demonizzava il tampone allo scopo di supportare 'scientificamente' la necessità di togliere il green pass ai non vaccinati che ogni 48 ore si recavano in farmacia a farsi un test. Ricordate?". Burioni allora sottolineò che i tamponi “non sono privi di rischio”. Parlò di “emorragie che richiedono talvolta trasfusioni”. di "lesioni delle membrane che ricoprono il nostro sistema nervoso centrale ed ha perso del liquido cefalorachidiano”.
Ora, "caro Burioni", conclude Porro, "visto che Speranza ha deciso di chiedere un tampone anche ai vaccinati e che il governo pensa di reintrodurlo pure per i grandi eventi, delle due l’una: se il tampone è così pericoloso come dice lei, allora accusi Draghi&co. facendo loro notare la pericolosità (e il costo) del test; se invece tutto sommato il beneficio di farsi infilare un bastoncino nel naso supera il rischio di girare liberamente da infetti, allora faccia marcia indietro".