Andrea Crisanti, dubbi sul vaccino: "In casa mia a una sola condizione", a cosa costringe i suoi parenti per Natale
Andrea Crisanti intransigente sul Covid. Il microbiologo dell'università di Padova non intende allentare le strette nemmeno di fronte al Natale. In collegamento con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro a Un Giorno da Pecora, Crisanti spiega il suo pranzo natalizio ai tempi del virus: "A un parente non vaccinato chiederei di fare un tampone. In questo momento infatti sto organizzando le cene per le feste e chiedo a tutti di fare prima un tampone molecolare, perché il rapido è meno preciso". Insomma, nemmeno con il vaccino l'esperto intende abbassare la guardia.
D'altronde, i suoi dubbi si annidano sulla reale durata del siero. "Magari si sapesse quanto dura - non esita a rispondere ai microfoni di Rai Radio1 -. Quel che ci dice l'esperienza di Israele è che ripristina totalmente la protezione. E in genere la terza dose, per tutti i vaccini, prevede il richiamo dopo un anno". A spaventare in questi giorni è la Omicron, la nuova variante del Covid che presenta ben 32 mutazioni. Anche su questa Crisanti non usa mezzi termini, così come mostrato a PiazzaPulita: "I non vaccinati non hanno scampo, queste persone rischiano ogni giorno, al virus basta una volta per infettarli". E ancora: "Fanno affidamento principalmente sulla loro fortuna. Io sono convinto di quanto detto dal ministro della Sanità tedesco (Jens Spahn, ndr): alla fine di uno o due anni ci saranno soltanto guariti, vaccinati o deceduti".
Complice l'elevata contagiosità che contraddistingue la Omicron. Secondo Crisanti la nuova variante supera la Delta che a sua volta si può paragonare a malattie di cui noi abbiamo familiarità come la varicella: "Si parla di un indice tra 7.0 e 9. La variante Omicron sembra addirittura superarla, davanti a questi livelli di contagiosità non c'è scampo per chi non si vaccina".