Lorenzo Damiano, il leader di "Norimberga 2" convertito a Medjugorje: Dio? No, vaccino: schiaffo ai no-vax
Si è ricreduto Lorenzo Damiano. Il leader no vax veneto, dopo essere guarito da coronavirus, ha detto che i vaccini servono eccome. A cambiare la sua "visione del mondo" una settimana in terapia sub intensiva all'ospedale di Vittorio Veneto (Treviso). Da quel giorno in cui ha provato anche cosa significa servirsi dell'ossigeno, "dico sì al vaccino perché ci salva la vita, ma è uno strumento che va aggiornato con criterio e buon senso". Il 56enne era leader di "Norimberga 2", il movimento con cui si era candidato alle elezioni per il sindaco di Conegliano.
"Martedì - ha detto Damiano al Gazzettino - mi hanno tolto anche l'ossigeno. Sto molto bene, mi sto riprendendo, cammino. Chiaramente adesso la mia visione del mondo è cambiata: sarò pronto quanto prima a far sapere a tutti quanto sia importante seguire collettivamente la scienza, quella che ti sana e ti salva". Certo, l'ex no vax qualche dubbio ancora lo nutre, ma nulla che ha a che vedere con quanto sostenuto prima. Damiano è dunque pronto a fare il vaccino e "chiederò al Santo Padre un incontro, sono pronto a essere un testimone di verità e sincerità affinché il mondo possa salvarsi".
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Non manca poi l'appello al mondo scientifico, perché "è importante che si ricompatti e unito combatta questo virus. Basta manifestazioni, basta talk show che mettono confusione nella testa della gente, la scienza e le potenze internazionali uniscano le forze per dare una risposta a questa situazione. Bisogna scoprire cos'è successo, bloccare la fonte di questo male, di quest'arma micidiale". Nel frattempo Damiano chiede di non esitare un minuto in più: "Fatevi questo vaccino perché vi salva la vita. Vaccino che dev'essere autentico e condiviso ovunque nel mondo. Vinciamo questa battaglia e salveremo le prossime generazioni".