Fedez fa lo spaccone con Enrico Mentana: "Mi critichi? E io ti rispondo: 10 milioni di euro"
"A chi mi critica rispondo così: 10 milioni di euro". Fedez, intervistato da Enrico Mentana per Vanity Fair, tira fuori il metaforico portafogli. "Tutte le cause che ho abbracciato sono state considerate da chi non ama il mio modo di agire solo dei pretesti per monetizzare. Ma a chi mi critica rispondo coi fatti: 10 milioni di euro raccolti per una terapia intensiva e per i lavoratori dello spettacolo". Insomma, anche le polemiche e le ganassate social alla fine sono utili se servono a fare qualcosa di buono. "Vi faccio, poi, una domanda - aggiunge il rapper, che sembra padroneggiare alla grande le argomentazioni dialettiche del populismo di destra e di sinistra -, avete presente Diego, quel ragazzo salvato in terapia intensiva al San Raffaele grazie al trapianto di polmoni? Secondo voi gliene può fregare qualcosa se la raccolta che ha permesso di salvargli la vita è stata promossa da Fedez e Chiara Ferragni?".
Insomma, Federico Lucia (questo il nome all'anagrafe di Fedez) sembra già pronto per un bel comizio elettorale. E dire che in effetti c'erano cascati tutti, quando qualche giorno fa aveva lanciato il suo nuovo album Disumano con una geniale campagna mediatica che alludeva a una sua discesa in campo nel 2023, con tanto di dominio già acquistato. "In un momento in cui giornali e partiti non riescono a cogliere la palese ironia, tutto quello che è successo è il sintomo di una politica debole - sottolinea travestendosi da fine analista -. Quando la politica è forte sa farsi prendere in giro. Vedo intellettuali che ancora corrono a cercare di stroncare chi è fuori dal loro circolo e giornalisti che devono svilire chi viene da internet".
Il rapper pasionario ha un solo punto di riferimento politico. "Un nome che ammiro? Marco Cappato. Un uomo che riesce a essere rilevante fuori dal palazzo. Mi fa sperare, almeno lui è uno che fa". La carta radicale, in fondo, si abbina bene con ogni colore.