DiMartedì, Ilaria Capua: "Prima ti chiamano, poi...". Come funziona l'obbligo di vaccino
"Ha senso parlare di obbligo vaccinale? Ti inseguono con la siringa?": Giovanni Floris ha posto questa domanda a Ilaria Capua, in collegamento con DiMartedì su La7. La virologa, allora, ha fatto l'esempio di un Paese in particolare: "In Austria ti chiamano per andarti a vaccinare e se non ti presenti magari ti chiamano un'altra volta. E se non ti presenti di nuovo ti mandano qualcuno a casa".
Parlando ancora dell'argomento, poi, la Capua ha espresso delle perplessità: "Credo che l'obbligo vaccinale adesso in Italia potrebbe creare ulteriori polarizzazioni del dibattito. Allo stesso tempo, però, credo che se a causa dei Covid party e di quelli che se ne fregano e non capiscono la gravità della situazione, noi dovessimo arrivare di nuovo a una situazione di grande affaticamento della sanità pubblica, bisognerà fare l'obbligo vaccinale". Si dovrebbe intervenire, insomma, solo nel caso in cui chi non vuole vaccinarsi mettesse a rischio la situazione.
La Capua, intervistata da Floris, ha confessato anche di soffrire parecchio per gli insulti che riceve quotidianamente: "C'è un sistema, ci sono delle persone che deliberatamente vogliono mettere in giro delle voci sbagliate e screditare gli esperti". La virologa ha spiegato di essere stata attaccata anche per una vicenda passata, quando venne accusata di aver creato e diffuso alcuni virus dell'influenza aviaria per favorire la produzione di vaccini con la complicità di alcune case farmaceutiche. Il caso, però, è stato archiviato e lei prosciolta. "Sono stata travolta da insulti violenti, ho sofferto molto perché già quella vicenda mi ha segnato in maniera profonda, ha stravolto la mia vita. Ed essendosi conclusa con un proscioglimento perché il fatto non sussiste, trovo che questi fantasmi che vengono fuori dalle fogne per infangare delle persone che cercano di fare del loro meglio siano proprio surreali", ha chiosato.