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DiMartedì, Barbara Gallavotti e la domanda che scuote lo studio: "Moria di persone per il vaccino?"

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"Abbiamo visto una moria di persone da vaccino o una moria di persone da Covid?". A Barbara Gallavotti, divulgatrice scientifica, basta questa domanda per smontare gli argomenti della no vax Beatrice Silenzi. In studio a DiMartedì, su La7, va in onda un confronto molto civile e garbato su pandemia e vaccini. Niente toni sguaiati o complottisti, la Silenzi è il volto presentabile di un popolo, quello anti-vaccini e anti Green pass, che spesso si mette in mostra per atteggiamenti e teorie deprecabili. 

 

 

 

 

 

 

"Qua si confonde la religione, che parte da dentro, con la scienza, qualcosa di molto più pratico", le contesta il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. La Silenzi ne fa una questione di comunicazione, di mancanza di trasparenza, di versioni "mainstream" date in pasto all'opinione pubblica per mettere a tacere i dubbi degli scienziati. E qui inverviene la Gallavotti. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Bisogna distinguere quando uno scienziato che ha fatto scoperte importanti come Montagnier parla dando opinioni personali e quando invece uno scienziato parla perché ha fatto degli studi e a ha raggiunto delle conclusioni. Montagnier non ha fatto degli studi sull'efficacia del vaccino sul Covid, molti altri li hanno fatti. Sono vaccini usati per 7 miliardi di dosi". "Nella scienza esiste una particolarità, si chiama riproducibilità - sentenzia Sileri -. Io posso inventare quello che voglio e metterlo sul mercato della scienza, ma se non posso riprodurlo non è vero".

 

 

 


 

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