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Super green Pass, Massimo Cacciari ufficialmente no-vax: "La firma con cui si salvano le case farmaceutiche", choc cul vaccino

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Più puntuale che mai arriva la critica di Massimo Cacciari al Super Green pass. Il governo, con l'obiettivo di salvare il Natale, ha optato per un nuovo decreto più probitivo nei confronti dei non vaccinati. In sostanza da dicembre chi non si vaccina non potrà sedersi al ristorante, andare al cinema, a teatro, allo stadio, in discoteca, a sciare, o frequentare palestre e piscine. Per il filosofo la nuova stretta è "intollerabile", perché "prima almeno c’era ancora la foglia di fico del tampone, se cade anche questa allora è diventato un obbligo, quindi occorre che ci sia una piena assunzione di responsabilità da parte delle autorità, quindi un obbligo esplicito alla vaccinazione senza se e senza ma".

 

 

Intervenuto alla trasmissione radiofonica L’Italia s’è desta, su Radio Cusano Campus, l'ex sindaco di Venezia esorta il governo ad assumersi le proprie responsabilità: "Da molte evidenze scientifiche si parla di correlazioni possibili tra certe categorie ed effetti dovuti alla vaccinazione. Invece adesso quando vai a vaccinarti sottoscrivi una dichiarazione in cui elimini ogni responsabilità dello Stato e delle case farmaceutiche".

 

 

Ma non è tutto. Secondo Cacciari c'è un altro aspetto da prendere in considerazione. Per lui il vaccino non basta a proteggere dalla malattia grave: "Perché continuiamo a vaccinarsi con questo vaccino? I vaccinati contagiano e vengono contagiati". Infine il filosofo riporta le parole del presidente della Bayer, una delle principali multinazionali farmaceutiche: "Anche lui ha detto che o si trova un altro vaccino o si cambia strategia. Il principio fondamentale per imporre una cura a livello costituzionale è quello del consenso informato, ma qui non mi pare che siamo informati su questi vaccini". Cacciari fa dunque spazio ai dubbi, chiedendo ancora una volta la massima trasparenza. Guai però chiamarlo "No vax": "Non lo sono, chiedo e basta", aveva già detto a gran voce. 

 

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