Roberto Burioni contro Speranza: "Se non ci vacciniamo finiamo in lockdown, come l'Austria"
Non ci sono alternative secondo Roberto Burioni. Se non vogliamo finire in lockdown dobbiamo vaccinarci. "Abbiamo solo due modi per difenderci efficacemente dalla diffusione del virus: il vaccino o il lockdown", scrive il virologo in un post pubblicato sul suo profilo Twitter. "E' compito della politica (e non della scienza) decidere quale dei due usare. Se la politica tentenna e non decide, decide il virus. Ed è lockdown, come in Austria", conclude il docente all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Del resto Burioni lo ha detto anche durante il collegamento alla prima serata della Leopolda ieri sera 19 novembre: il Covid "finirà tanto prima quanto prima ci vaccineremo". Con i vaccini, ha aggiunto il professore, "non dico che il problema sia risolto è diventato molto più gestibile. Non avrei mai pensato che 7 milioni di italiani non si sarebbero vaccinati".
Quindi, "dobbiamo accelerare sulla terza dose", perché "questo vaccino ha una sicurezza spaventosa, sono state iniettate due miliardi di dosi e non ci sono stati effetti collaterali di rilievo". Insomma, "non è un farmaco sperimentale, questo è il farmaco più sperimentato del mondo", ha detto, sottolineando che "sta per arrivare l'autorizzazione alla vaccinazione dei più piccoli, e sarà importantissimo vaccinare anche loro, anche se ci sono i no vax che spaventano, gettano terrore". Secondo Burioni, per il successo nella campagna vaccinale italiana bisogna "rendere merito al nostro governo, perché ha fatto fino ad ora un lavoro che di fronte a tutto il resto del mondo ci fa essere orgogliosi per una volta di essere italiani. Perdonatemi: abbiamo vinto gli Europei, abbiamo vinto alle Olimpiadi, vincere su questo sarebbe veramente la vittoria più bella che possa esistere".
"C'è la terza dose, quindi...". Dove si spinge Di Maio: con la scusa del Covid, il punto più basso