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L'aria che tira, Purgatori massacra Paolo Brosio sul vaccino: "Zitto. Secondo te è un caso?"

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"Il vaccino ha dimostrato dati alla mano che noi abbiamo ridotto il numero di persone che finiscono in ospedale e in terapia intensiva": Andrea Purgatori, ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, ha commentato la situazione contagi in Italia, al momento meno preoccupante di quella negli altri Paesi. "Il merito è del vaccino, non delle cure né della provvidenza né delle tante sciocchezze che si sentono in difesa del nulla - ha continuato il giornalista -. Perché comunque i vaccini li abbiamo fatti tutti anche per il resto delle altre malattie. Comportano una parte di rischio? Certo. Comportano il fatto che ci si può ricontagiare? Sì, ma i numeri parlano chiaro".

 

 

 

Nel frattempo, però, Paolo Brosio - in collegamento - ha iniziato a dissentire, scatenando la rabbia di Purgatori: "Non mi devi interrompere". Ma Brosio ha insistito: "Non è corretto scientificamente paragonare questo vaccino con i vaccini che abbiamo fatto da piccoli. Qui stiamo facendo una dose ogni sei mesi, il virus è mutante, è un problema grosso questo". "Anche per l'influenza facciamo un vaccino ogni anno, che cambia?", ha controbattuto il giornalista. Ma lo scrittore 65enne ha continuato per la sua strada: "Per la difterite ne hai fatto uno".

 

 

 

A quel punto Purgatori ha provato a farlo ragionare: "Ma tu sei d'accordo sul fatto che noi viviamo una condizione migliore rispetto ad altri Paesi perché abbiamo una percentuale maggiore di vaccinati? Si o no? Oppure è un caso?". "In Inghilterra hanno cominciato a vaccinare prima di noi e stanno peggio di noi", ha fatto notare Brosio. Ma il giornalista lo ha subito corretto: "In Inghilterra hanno fatto solo una dose all'inizio, poi hanno tolto il distanziamento, le mascherine. Se Johnson non avesse attuato quel tipo di politica lo avrebbero buttato nel Tamigi".

 

 

 

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