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Joe Biden, nuovo guaio: "Stivaletto da spogliarellista e gonna corta", la parlamentare che può rovinarlo

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L'hanno già definita la "Marilyn Monroe del Parlamento", e di sicuro è l'onorevole più sensuale e "provocante". Kyrsten Sinema è sulla bocca di tutti negli Stati Uniti, soprattutto su quella dei colleghi maschi del Congresso che si danno di gomito quando la vedono entrare in aula. Tacchi alti, abiti succinti e aderentissimi, gonne corte, curve ben esposte. Una esplosione di femminilità nel tempio serioso della politica mondiale.

 

 

 

 

 

 

Senatrice delll'Arizona più giovane della media degli altri parlamentari, amante del pizzo, dei capelli biondo platino  e dei cosiddetti "go-go boots", stivaletti "mai visti prima sul palcoscenico della politica di Washington perché nell'immaginario americano vengono generalmente collegati alle spogliarelliste", sottolinea malizioso il Corriere della Sera. Nel 2013 era stata eletta alla Camera, è stata nominata da Elle "la deputata più multicolore". 

 

 

 

 

 

 



Insieme all'altro democratico Joe Manchin, anima la fronda interna che sta facendo preoccupare e tanto Joe Biden, presidente alle prese con guai politici e brutte figure internazionali (il "fart-game", il peto "fragoroso e lungo" che gli è sfuggito davanti a Camilla Parker Bowles, Carlo d'Inghilterra e Boris Johnson a Glasgow, per la CoP26, ha fatto il giro di tutti i tabloid).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il ritratto è quella di una liberal molto combattiva: simpatia giovanile per i verdi, "avvocatessa, appassionata di triathlon, apertamente bisessuale", la descrive sintetizzando sempre il Corriere. In realtà, durante l'era di Donald Trump si era piazzata al centro, votando spesso con i repubblicani. "Adesso però al Senato i piani sociali e ambientali di Biden sono appesi al suo voto e a quello di Manchin". Auguri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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