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Roberto Speranza, i verbali segreti sul Covid: "Sileri, non portare sf***a"

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Sono stati pubblicati i verbali sulla pandemia secretati fino a giugno 2020. A diffonderli, primi tra tutti, Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini nel libro "La grande inchiesta di Report sulla pandemia". All'interno i verbali prodotti dalla task force informale messa insieme dal ministro della Salute Roberto Speranza. Nonostante l'opposizione dell'esponente di Liberi e Uguali, gli autori sono riusciti attraverso fonti interne ad averli e a riportare qualche episodio di quei tragici giorni.

 

 

"Nei primi giorni di febbraio - si legge -, durante una riunione della task force, il viceministro Sileri, appena rientrato da Wuhan – la citta cinese ormai tristemente nota a tutti come focolaio della pandemia –, aveva messo in guardia sui pericoli del virus, ma a noi ha rivelato: 'A un certo punto, un autorevole componente della task force, si gira verso di me e con le mani sulle parti basse, in maniera plateale, davanti a tutti esclama: 'A Sile’, e nun porta’ sf**a!'”.

 

 

Ma non è tutto, perché nel libro viene citato un altro episodio. Questo raccontato da due persone che tra loro non si conoscono. "Uno dei dirigenti ministeriali - scrivono - con il gravoso compito di fronteggiare l’emergenza era solito, durante le riunioni, passare più tempo a chattare con l’amante di turno – ci raccontano che portava spesso la precedente a convegni internazionali di sanità pubblica – che a lavorare per la salute degli italiani". Fatti che fanno senz'altro indignare, soprattutto vista la pessima gestione dell'emergenza coronavirus durante il governo Conte. E chissà se Speranza, fino ad ora silente a riguardo, commenterà le indiscrezioni sui faccia a faccia nel bel mezzo del caos.

 

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