Covid, Ema: "Quarta ondata". Oms: "Mezzo milioni di morti in Europa entro febbraio"
I contagi da coronavirus sono in rialzo in tutta Europa, tanto che l'Agenzia europea del farmaco è certa ci troviamo "già nella quarta ondata". A confermarlo Marco Cavaleri, responsabile vaccini dell'Ema che teme la situazione che da settimane sta mettendo in ginocchio quasi tutti i Paesi. La soluzione? Il vaccino. Per questo "è di assoluta importanza che tutti si vaccinino, perché nessuno è protetto fino a quando tutti non saranno protetti. Occorre seguire tutte le precauzioni con attenzione". A fare eco all'Ema, l'Oms. "Siamo, di nuovo, all'epicentro", ha detto il direttore per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità Hans Kluge. "L'attuale ritmo dei contagi nei 53 paesi della regione europea suscita forte preoccupazione", se si continua così si rischia "un altro mezzo milione di morti".
Occhi puntati anche sul farmaco per via orale molnupiravir di Merck, i cui tempi per l'autorizzazione - spiega Cavaleri - "non sono prevedibili, ma siccome siamo già nella quarta ondata della pandemia stiamo riflettendo se un parere scientifico Ema possa supportare l'uso di emergenza". I dati della situazione Covid in Gran Bretagna e in Germania preoccupano lo stesso generale Figliuolo. Il commissario per l'emergenza ha esortato le Regioni a dimezzare i tempi sulla somministrazione della terza dose di vaccino, al momento destinata ai pazienti fragili, agli over 60 e ai lavoratori della sanità.
Il timore è di assistere all'andamento tedesco. In Germania infatti i dati del bollettino di giovedì 4 novembre hanno registrato un picco equiparabile a quello della prima ondata con 33.949 infezioni e 165 decessi. Numeri che il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha bollato come "la pandemia dei non vaccinati". La stessa che Figliuolo vuole evitare facendo leva sulle terze dosi e proseguendo con il completamento dei cicli vaccinali primari, perché "c'è ampia disponibilità di vaccini e la capacità di somministrazione è elevata".