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Otto e Mezzo, gli insulti i De Benedetti a Berlusconi: "Lui al Quirinale? Indegno, rendo il mio passaporto"

Carlo De Benedetti Foto: Carlo De Benedetti

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Fa i tanti papabili per la successione di Sergio Mattarella al Quirinale c'è anche Silvio Berlusconi, candidato del centrodestra. Una ipotesi questa che fa saltare sulla sedia Carlo De Benedetti. L'imprenditore ed editore di Domani e storico "nemico" del Cavaliere dice che se dovessero farlo presidente della Repubblica "rendo il mio passaporto al ministero degli Interni. Sarebbe una cosa indegna", afferma in studio da Lilli  Gruber, a Otto e mezzo, su La7, nella puntata andata in onda il 3 novembre. 

 

 

Si spiega meglio De Benedetti: "Berlusconi è un fantasista come sono fantasisti quelli che pensano che una persona condannata in via definitiva, che è stato espulso dal Senato, che ha fatto testimoniare che Ruby era la nipote di Mubarak, possa andare al Quirinale". Insomma, "è fantasia pura ma le anticipo che se l'assemblea dei grandi elettori impazzisce e lo candida io rendo il passaporto al ministero degli Interni. Sarebbe una cosa vergognosa per l'Italia". 

 

 

 

Sul semi-presidenzialismo auspicato da Giancarlo Giorgetti in una intervista contenuta nell'ultimo libro di Bruno Vespa, poi, Carlo De Benedetti osserva: "So che torcere un po' la Costituzione può lasciare qualche conseguenza ma io dico: abbiamo due persone out standing, il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica: lasciamole lavorare". E ancora: "Se le forze politiche concordassero su Mattarella alla prima votazione, Mattarella non potrebbe non accettare, penso.  L'idea di Giorgetti mi sembra più che altro un'auto-candidatura a fare il presidente del Consiglio".

 

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