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Sigfrido Ranucci, l'affondo di Alessandro Sallusti: "Vaccino e soldi? Ecco perché è un vigliacco"

 Sigfrido Ranucci

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Si parla della polemica che ha travolto Sigrfrido Ranucci, conduttore di Report su Rai tre, da Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata di oggi 3 novembre e Alessandro Sallusti osserva: "Non entro mai in casa d'altri, ognuno fa informazione come meglio credo, però la cosa grave e vigliacca è quella di insinuare un dubbio". Ranucci infatti aveva mandato in onda un servizio sugli affari che fanno le case farmaceutiche con i sieri anti-Covid e ora con la terza dose.

 

 

"È una notizia ovvia che le case farmaceutiche facciano una montagna di soldi con i vaccini", prosegue il direttore di Libero, "sarebbe come dire che le case che costruiscono preservativi hanno fatto miliardi grazie all'Aids". "Sì, è vero", sottolinea Sallusti, "c'è una malattia e c'è un rimedio".

 

 

Quindi, spiega il direttore, "certo, le aziende fanno business ma il problema è insinuare il dubbio che questo business è inutile, sarebbe come dire che i preservativi non servono per salvarsi dall'Aids. Che i preservativi servono solo a far fare i soldi alle aziende che li realizzano. Questo è grave, anche perché è servizio pubblico". 

 

 

Ranucci, da parte sua ha cercato di difendersi: "Quando mi accusano di 'qualunquismo' sul business della terza dose da parte delle aziende farmaceutiche, voglio dire che noi non abbiamo fatto altro che raccontare quello che lo stesso manager della Pfizer ha detto ai propri investitori in un incontro riservato a marzo. Sono loro che a marzo, ancora prima che scadesse la prima dose, hanno parlato della possibilità di fare il business con la terza dose", spiega il giornalista.

 

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