Ciro Grillo, Vittorio Sgarbi contro Beppe: "Il figlio e lo stupro, un uomo di m***a. Ecco perché non ne parlano"
Il caso di Ciro Grillo, indagato per stupro insieme a tre amici, scatena Vittorio Sgarbi, ancora una volta. "I grillini? Sono dei pezzi di m***a - sbotta il critico d'arte e parlamentare, intervistato da Giuseppe Cruciani e David Parenzo a La Zanzara, su Radio 24 -. Sono ignoranti e incapaci che rubano lo stipendio e lo tolgono a quelli che se lo meritano. Nessuno di loro è eletto. Sono tutti nominati da Beppe Grillo che ha preso i voti di tutti e non è lì. In compenso in casa sua suo figlio ha stuprato una ragazza".
Cruciani e Parenzo vanno in crisi: "Ma non eri garantista, non puoi dire che il figlio di Grillo è uno stupratore". Replica secca: "Io garantista? Non sono affatto garantista. Se tu hai educato tuo figlio a stuprare sei una m***a umana. Un uomo di m***a. E ti dirò di più. Siccome la storia è storia, Attilio Piccioni era il capo della Dc. Suo figlio, Piero Piccioni, era un grande, un grande musicista che ha fatto fior di colonne sonore, viene accusato di avere stuprato, preso una donna e lo arrestano. Il padre si è dimesso. Quella è la morale. Oggi un signore fa un governo perché vuol proteggere il figlio con il ministro Bonafede che è un suo servo".
Prosegue Sgarbi: "Difendo gli indagati che piacciono a me, loro mi fanno schifo. Quindi non li difendo. Vi dirò di più. Il punto non è tanto sulla sostanza dell’accusa, potrebbe anche essere che l’accusa poi cada. Intanto c’è. Ma quanto si è parlato del figlio di Salvini perché era stato sulla motoretta di un poliziotto? Ne hanno parlato per un mese e mezzo. Era ministro? Ma dov’era il reato? Dove caz***o era? Sto dicendo che era un fatto piccolo di cui si è parlato molto. L’altro è un fatto grande di cui anche voi vi vergognate di parlarne. Sto dicendo che il dato era discutibile, ma piccolo. Oggi la stampa censura lo stupro del figlio di Grillo a casa di Grillo, a casa sua. Di cosa avete paura, vi cag***e sotto? E' solo il figlio del capo di un partito di m***a, di un partito di str***i".