Vaccini, Matteo Bassetti bastona Crisanti: "Fa 'a lupo a lupo' per prendersi i titoloni"
“Chi ha fatto Johnson&Johnson deve fare la seconda dose perché si è scoperto che non è un vaccino monodose”. Così Andrea Crisanti ha lanciato l’allarme su J&J dai microfoni di Un Giorno da Pecora, la trasmissione in onda su Rai Radio1. “Chi lo ha fatto a giugno - ha aggiunto il professore di microbiologia dell’Università di Padova - ora di fatto è scoperto. Infatti credo che a breve usciranno comunicazioni a riguardo”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica di Matteo Bassetti, assolutamente contrariato dalle dichiarazioni di Crisanti. “Nel nostro paese a qualcuno piace fare ‘a lupo a lupo’ per prendersi i titoloni e le prime pagine dei giornali. Ma così non facciamo il bene della gente”. Secondo il primario di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, le cose con Johnson&Johnson starebbero diversamente: “I dati relativi a questo vaccino, pubblicati a luglio, dicono che c’è una risposta sostenuta e robusta per almeno 8 mesi. Dopodiché ci sono state segnalazioni che hanno evidenziato che dopo 2 mesi i soggetti che hanno fatto la monodose vedono una riduzione della protezione”.
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“Ma cominciare a ridursi non significa che a due mesi scompaiono gli anticorpi”, è stata la precisazione di Bassetti, che vuole sgomberare il campo da ogni dubbio: “Stiamo attenti a comunicare, altrimenti le persone che hanno fatto questo vaccino pensano di non essere coperti e non è così. Non terrorizziamo 1,8 milioni di persone in Italia che lo hanno fatto”.
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