Otto e Mezzo, il sospetto di Lilli Gruber su Salvini e la Lega: "Non si vota la tagliola in segreto"
Si parla del ddl Zan a Otto e Mezzo. Su La7, nel programma condotto da Lilli Gruber, a intervenire a sostegno del disegno di legge contro l'omotransfobia Tomaso Montanari. Lo storico dell'arte non ha preso bene il voto in Senato che ha dato il via libera alla tagliola, mandando il ddl in commissione. "Il Parlamento si è autoumiliato - sono le sue parole - la destra ha il terrore della diversità. Renzi era in Arabia Saudita dal suo datore di lavoro".
Non è tutto, perché per Montanari il problema di quanto accaduto nella giornata del 27 ottobre è anche legato al "mercimonio politico" che si scatena senza pensare alla vita delle persone. Da qua la conclusione: "Perché mai un 18enne dovrebbe votare?". A intervenire anche la conduttrice di La7, che lancia una chiara frecciata a Lega e Fratelli d'Italia.
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"Se davvero c'è volontà di dialogo non si vota la tagliola con il voto segreto". Il riferimento è in particolare al partito di Matteo Salvini che ha chiesto, assieme a quello della Meloni, il voto segreto, salvo mesi fa dichiararsi disponibile a un confronto con il segretario del Pd Enrico Letta per modificare il testo. Invito sempre declinato. Secondo la Gruber, dunque, quello di Salvini non era davvero un tentativo di venire incontro ai dem, quanto più quello di affossare il disegno di legge del dem Alessandro Zan.
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