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Ddl Zan, Francesca Pascale insulta tutti: "Sinistra di falliti, destra violenta e imbarazzante"

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La "tagliola" del ddl Zan ha irritato Francesca Pascale. In Aula al Senato è passata la proposta di Lega e Fratelli d'Italia che rimanda il disegno di legge contro l'omotransfobia in commissione, senza dunque la possibilità di votare gli articoli e gli emendamenti. Un via libera che ha scatenato l'ex compagna di Silvio Berlusconi, da sempre impegnata a difesa dei diritti Lgbt. 

 

 

"Provo profonda tristezza", ha esordito interpellata dall'Adnkronos. Ma non è trascorso molto tempo prima che la Pascale si fiondasse contro i partiti politici: "La sinistra che fallisce, la destra omofoba e violenta che perde ovunque quando sono gli italiani a decidere ma che, purtroppo, continua a dettare la linea politica". Altrettanto dura sull'esultanza di alcuni parlamentari: "Oggi alcuni senatori sghignazzavano e applaudivano il proprio trionfo, quasi come se fosse una testimonianza di virilità. Li ho trovati imbarazzanti e soprattutto beffardi sulla pelle delle vittime dell'omofobia". 

 

 

Il riferimento critico è alla Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Entrambi i partiti si sono detti contrari, con una piccola apertura da parte del Carroccio che ha proposto confronti per rivedere il testo. Ma la Pascale sembra non fare differenze: la sua frecciata tirerebbe in ballo anche Forza Italia, a suo dire troppo vicina ai sovranisti. Già nei mesi scorsi, quando il disegno di legge a firma del dem Alessandro Zan era fermo in Senato, la Pascale aveva annunciato una decisione estrema: "Resto credente, ma una Chiesa che discrimina gli omosessuali e che fa ingerenza politica sul ddl Zan, mi ha deluso". Da qui l'annuncio di essere pronta a "sbattezzarsi". 

 

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