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Variante Delta plus, Roberto Burioni: un incubo nei luoghi al chiuso, perché è la mutazione peggiore

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Il problema del contagio da Covid non si pone più negli spazi aperti ma al chiuso. E questo è dovuto al modo in cui si trasmette il virus oggi, con la variante Delta prevalente. "Molti si chiedono perché alle manifestazioni di non vaccinati senza mascherine non segue un netto aumento dei casi. Il motivo è dovuto al fatto che questo virus ormai si trasmette principalmente per aerosol", scrive Roberto Burioni in un post pubblicato sul suo profilo Twitter, "e all'aperto questo tipo di trasmissione è drasticamente abbattuta".

Una frase che viene contestata in uno dei commenti: "Abbia pazienza, ma che fosse questa la principale e dominante modalità di trasmissione anche delle prime varianti è cosa che tanti dicono almeno da luglio 2020. So che non c’era consenso unanime della comunità scientifica su questo, ma oggi si sa chi aveva ragione e chi no". Ma il virologo ribatte immediatamente: "Non mancava il consenso, mancavano i dati e soprattutto la variante Delta, che a luglio 2020 non c'era e ora c'è. Dire sullo 0-0 che la partita finirà 4-3 e prenderci non rende quella persona un grande centravanti".

Bisogna restare legati alla realtà. E la realtà, scrive Burioni in un precedente post, è "che il  virus non è più quello del 2020". Adesso infatti "si trasmette in maniera immensamente più efficace via aerosol e questo è evidente anche all'osservazione empirica". Quindi, continua il professore, "possiamo dimenticarci il distanziamento, servono aerazione, filtrazione dell'aria, mascherine al chiuso. E soprattutto vaccini". Solo così potremo difenderci evidentemente da una eventuale quarta ondata di contagi. 

 

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