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Enrico Mentana, "accendi che tornano": sfotte i portuali di Trieste? Pessima idea: per il suo inviato finisce malissimo

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Sale la tensione durante la Maratona Mentana, su La7, quando il direttore si collega con il suo inviato che è in piazza a Trieste, circondato dai portuali e dai manifestanti no vax che gridano insulti contro il presidente del Consiglio. "Accendi la luce che ritornano, sono come sul set", li prende in giro Mentana. Ed ecco che infatti ritornano subito i cori da stadio e gli slogan contro il green pass obbligatorio e contro il vaccino. "Come negli incontri di box si riposano tra il primo e il secondo round", commenta ancora Enrico Mentana. "Mi sembra che vogliano solo un'occasione per fare cinema".

 

 

Quindi chiede al suo giornalista: "Carmelo, ma quanti sono?". "Sono tanti. E' così ovunque da giovedì", spiega l'inviato. "E' un continuo aggredire i giornalisti. Sono arrivati a tremila e 500 in piazza". Quindi si sente gridare ancora, sempre più forte: "Libertà", "Verità". Il giornalista e il cameraman vengono quindi accerchiati. Ma il giornalista prosegue: "Dicono che raccontiamo bugie su tutto. Loro si sono definiti dei lavoratori della Costituzione. Quindi noi mentiamo, il Covid non esiste, i vaccini fanno male", dice rassegnato.

 

 

Ma i cori dei no vax diventano sempre più forti, i toni si alzano. "La lista no vax ha preso 4mila voti a Trieste", aggiunge il giornalista. Poi i manifestanti cominciano a strattonare il cameraman: "Cercano lo scontro fisico", ribadisce Mentana.

 

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