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Massimo Galli indagato, Andrea Crisanti: "Addolorato, qual è il nostro problema". Parole pesantissime

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Andrea Crisanti, in una intervista a La Stampa, senza troppi giri di parole, dice come la pensa sull'indagine per i concorsi all'università che vede coinvolto il collega Massimo Galli: "È una vicenda che mi addolora per la grande stima che provo per lui. Difficile esprimersi perché nel valutare i candidati entrano tante componenti: il valore scientifico, l'esperienza didattica, la capacità gestionale e l'interazione con i colleghi. Il sistema italiano è ipocrita e non permette di muoversi facilmente tra questi ambiti".

 

 

Secondo il prof, microbiologo dell'Università di Padova, "bisogna eliminare i concorsi e premiare le università e i dipartimenti che si gestiscono meglio, ricreando quel sistema virtuoso che nel mondo anglosassone porta a cercare i migliori".

 

 

Detto questo, Crisanti, torna a parlare di Covid e vaccini, in particolare del rapporto Aifa dal quale emerge che su oltre 84 milioni di dosi somministrate meno dello 0,02 per cento ha avuto effetti collaterali gravi e 16 sono stati i decessi correlabili. "Numeri bassissimi che testimoniano la sicurezza dei vaccini, che non possono essere considerati sperimentali dopo miliardi di dosi".  Anche perché, conclude il professore, "le cure sono palliative ed empiriche, tanto che si muore ancora di Covid. I vaccini evitano malattia grave, ospedalizzazione e morte".  

 

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