Alberto Zangrillo, "preparatevi al circo". Dopo il Covid, l'influenza: cosa accadrà nei prossimi mesi
L'Italia inizia a fare i conti con l'influenza. Con l'autunno si registrano i primi casi di febbre, dolori osseo-muscolari e tosse. Una notizia che non deve far preoccupare, si tratta della normalità. Lo dice senza mezzi termini Alberto Zangrillo. Il primario di Terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele di Milano, già noto per le sue posizioni "controcorrenti" sul coronavirus, cinguetta: "A tutti coloro che si preparano alla realizzazione del circo mediatico virologico sull'influenza, va ricordato che il problema esiste dal 1580".
Insomma, inutili le paginate allarmiste dei giornali così come le comparsate degli esperti in tv: all'influenza siamo già rodati. Proprio nella giornata del 14 ottobre sono stati registrati i primi due casi di influenza stagionale in due bambini del Nord Italia. Il primo è stato individuato a Varese e confermato presso l'Università degli studi di Milano in un bambino con sintomatologia influenzale.
Il secondo caso sempre di virus influenzale A/H3 è stato invece identificato presso l'Ospedale Amedeo di Savoia di Torino in un bambino con un quadro di polmonite. Ben più allarmista di Zangrillo è Fabrizio Pregliasco che alla notizia ha reagito così: "Vedremo anche la sfida della variante Delta, che assomiglia sempre di più all’influenza. C’è il rischio di una stagione che mescolerà influenza normale e Covid, quindi una doppia epidemia".