Green pass, "ecco quando va abolito": Andrea Crisanti scende in campo, la sua proposta-choc
Ci sarà un momento in cui il Green pass non sarà più necessario. Andrea Crisanti, direttore di medicina molecolare all'Università di Padova, in una intervista ai quotidiani veneti del gruppo Gedi, lancia una proposta sconvolgente: abolire la certificazione verde quando arriveremo all'85 per cento di vaccinati con ciclo completo. "Siamo all'81 per cento di vaccinati", sostiene il microbiologo, "suggerisco alle autorità l'abolizione del Green pass non appena la copertura avrà raggiunto quota 85 per cento; a quel punto la certificazione diventerà regressiva e superflua".
Di più. Il Green pass, aggiunge Andrea Crisanti, "non garantisce un ambiente del tutto sicuro e non è esente da contraddizioni. Il virus, come il vaccino del resto, non sventola bandiere politiche". Il professore ritiene "preoccupante la polarizzazione provocata nel paese dalla pandemia. Servono misure di riconciliazione ma devono essere credibili, non fantasiose".
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Infine, sull'estensione a 72 ore dell'efficacia dei test rapidi, Crisanti è piuttosto contrrio. "Già è stata aumentata per legge la copertura temporale del vaccino, evitiamo ulteriori soluzioni antiscientifiche", dice il virologo. E quindi, sul ricorso ai test fai-da-te, affonda: "Non è il caso, vista la loro elevatissima variabilità".
Due giorni fa a Radio 24, Crisanti aveva sollevato dubbi sui dati dei contagi: "Oggi in Italia abbiamo 30-40 decessi al giorno e abbiamo un numero ridicolo di infezioni, evidentemente c’è una discrepanza ingiustificabile perché in tutti gli altri paesi d’Europa e del mondo c’è un rapporto di uno a mille rispetto ai numeri dei casi e dei decessi, quindi dovremmo avere anche noi un numero molto più grande di contagi e non si capisce situazione".