Cerca
Cerca
+

Green pass, Matteo Bassetti si ribella: "Una stupidaggine senza senso. Io da medico non lo supporto"

  • a
  • a
  • a

Anche Matteo Bassetti dice no al Green pass, pur essendo le sue argomentazioni molto diverse da chi ha protestato e continua a protestare per l'eliminazione dell'obbligo. "Questo Green pass non mi piace più. Così come è oggi non ha nessun senso di continuare - ha fatto sapere l'infettivologo del San Martino di Genova in un post su Facebook -. L’abbiamo fatto diventare uno strumento non per stimolare la gente a fare i vaccini, ma per portare la gente a fare i tamponi". L'esperto, infatti, ha spesso sostenuto che il certificato non andrebbe rilasciato a chi fa il tampone, ma solo a chi è vaccinato o è guarito dal Covid.

 

 

 

Poi, parlando dell'obbligo del certificato sui luoghi di lavoro a partire da domani 15 ottobre, Bassetti ha scritto: "O al lavoro va solamente chi è vaccinato, oppure facciamo il Green Pass alla francese, dove unicamente nei luoghi di aggregazione c’è obbligo di Green Pass, ma rilasciato unicamente con la vaccinazione o con i tamponi ma solo se non puoi fare la vaccinazione. Non puoi equiparare tampone e vaccinazione".

 

 

 

La preoccupazione dell'infettivologo è che col tampone viene data una "patente di sicurezza" che in realtà non assicura proprio nulla. "Il Green Pass ha senso se deve essere uno strumento per stimolare la vaccinazione. Se deve essere uno strumento per far spendere alla gente duecento euro al mese di tampone, è una stupidaggine. Io così da medico non lo supporto". Poi ha criticato anche la proposta di estendere la validità del tampone a 72 ore: "Non ha senso". Infine ha aggiunto: "Diciamo allora che l’Italia non è pronta ad avere il Green Pass sui luoghi di lavoro dal 15 di ottobre, lo rimandiamo a data da destinarsi e lo lasciamo obbligatorio nei luoghi di aggregazione".

 

 

 

Dai blog