Massimo Galli, l'esame del suo pupillo? Al telefono col prof di fianco: lo scandalo s'ingrossa
Non solo il “falso verbale” allo scritto, Massimo Galli avrebbe favorito Agostino Riva anche all’orale del concorso pubblico per professore associato. È quanto emerge dalle carte visionate dal Fatto Quotidiano, che ha ricostruito la seduta presieduta dall’ex primario dell’ospedale Sacco di Milano e vinta dal suo “pupillo” a discapito del più quotato Massimo Puoti.
Galli è indagato dalla Procura milanese per turbativa e falso nell’inchiesta su una presunta “concorsopoli” all’interno dell’Università Statale. Nel corso dell’interrogatorio l’infettivologo si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma intanto dalle intercettazioni il Fatto ha ricostruito una vicenda definita dai “toni surreali”: questo perché Riva avrebbe fatto l’esame in metà del tempo e via cellulare, con Galli seduto al suo fianco e gli altri commissari collegati da remoto. Non solo, perché già prima dell’esame gli inquirenti nutrono dei sospetti sulla stesura dei quesiti, che sarebbe stata gestita interamente dall’infettivologo, con la complicità della sua segretaria Maria Ghisi.
“Galli durante la prova - sostengono gli inquirenti, come riportato dal Fatto - rimane al telefono con altri, disinteressandosi della fase concorsuale”. E quindi mentre Riva sostiene un esame orale fatto al cellulare, Galli sarebbe stato impegnato in tutt’altro: addirittura pare che in quei frangenti abbia concordato un’intervista con la giornalista di un noto settimanale.