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Otto e Mezzo, De Angelis provoca Meloni: "E allora vada in magistratura". Una "esecuzione in studio dalla Gruber

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Sotto a chi tocca nel dar contro a Giorgia Meloni. Il tutto a Otto e Mezzo, la trasmissione di Lilli Gruber in onda su La7, che nella puntata di oggi, mercoledì 13 ottobre, si è occupata dell'intervento, durissimo, della leader FdI alla Camera contro Luciana Lamorgese, nel mirino per aver "permesso" gli scontri a Roma dello scorso sabato, nel corso dei cortei no-Green pass. E così, dopo le critiche di Antonio Padellaro, ecco anche quelle di Alessandro De Angelis, firma dell'Huffington Post.

 

"La strategia della tensione? La segue la Meloni - parte in quarta -. Pur di non ammettere e condannare la matrice fascista dell'assalto alla Cgil delle manifestazioni di sabato scorso, lei alza la tensione per eludere questa cosa. Io sono colpito e preoccupato dalla leggerezza di queste parole - rincara De Angelis -. La strategia della tensione è una cosa seria: significa che lo Stato muove apparati e servizi per creare tensione e scontri, e lo fa per creare l'illusione del pericolo in difesa dell'ordine costituito. Ora, se uno sa fa i nomi al paese e va direttamente in magistratura, altrimenti significa che sta rimestando nel torbido".

 

Poi, anche da parte di De Angelis, le critiche alla Lamorgese: "Detto questo, sono d'accordo sul fatto che per ora sono del tutto insufficienti le spiegazioni fornite dal ministro dell'Interno, perché ci sono evidenti falle nella prevenzione. Aveva parlato di allarme-estremismo, la manifestazione era annunciata, sul palco non c'erano sconosciuti, e da quel palco hanno annunciato l'assalto alla Cgil. Perché la sede del sindacato non era presidiata? La fragilità dello Stato che è emersa è abbastanza preoccupante", conclude De Angelis.

 

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