Massimo Galli indagato e "in fuga" dai magistrati: clamoroso a Milano, era atteso in procura poche ore fa. Ma...
Massimo Galli si avvale della facoltà di non rispondere. L'infettivologo, indagato nell'inchiesta su presunti concorsi truccati alla facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Milano, non verrà sentito dai pm Carlo Scalas e Luigi Furno dopo aver ricevuto nei giorni scorsi un invito a presentarsi. "Abbiamo valutato di attendere l'avviso di chiusura delle indagini preliminari per capire meglio l'origine e la natura degli addebiti contestati di cui il professore ancora non si capacita", ha detto il difensore Ilaria Li Vigni all'AGI.
All'appello nelle indagini che vedono coinvolto il responsabile Malattie infettive del Sacco mancano alcuni atti che potrebbero invece essere decisivi. Al momento Galli sarebbe coinvolto in almeno quattro casi di presunta manipolazione di concorsi pubblici. Ospite di CartaBianca il diretto interessato si era espresso così su quanto stava accadendo: "Ne ho avuto notizia questa mattina con un avviso di garanzia che mi è stato consegnato quando già su tutti i giornali la notizia era presente. Pare debba funzionare così… Sono tranquillo, da quello che leggo non ci vedo nulla di particolare nelle contestazioni. Ci ragionerò sopra".
Galli aveva parlato di un'indagine inconsistente, assicurando comunque di aver messo tutto in mano all'avvocato: "Faremo le nostre controdeduzioni quanto prima. Non devo discuterlo in tv, è un argomento in mano alla magistratura". Il professore starebbe dunque aspettando di conoscere le accuse che sono state formulate. Il documento di 500 pagine, cuore dell'inchiesta, è fermo sulla scrivania del Gip. Qui ci sono le intercettazioni di tutti gli indagati, 33 tra dirigenti e professori. Tra queste anche quelle del professore Galli.