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Giorgia Meloni così davanti a una svastica, la vignetta-choc di Vauro sul "Fatto": chi sono gli squadristi?

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Odio, sfregi, insulti. Questo in estrema sintesi il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio. Già, contro il "nemico" si usano sempre le maniere forti. Ma spesso, troppo spesso, si esagera. Lo ha sempre fatto, è il metodo di Marco-Manetta: infangare, denigrare, insultare l'avversario, da Silvio Berlusconi a Matteo Salvini, passando ovviamente per Matteo Renzi. Per i grillini e Giuseppe Conte soltanto carezze, ma questo è un altro discorso.

 

E ora, il nemico, è anche Giorgia Meloni. Già, troppo lanciata. Troppo forte nei sondaggi. E così ecco che si presenta il momento "propizio" per colpirla. Prima l'inchiesta di FanPage con quel retrogusto di polpetta avvelenata, poi i fatti di Roma dello scorso sabato con cui i Fratelli d'Italia non c'entrano nulla, ma tant'è. Il contesto è troppo "perfetto" per non sparare nel mucchio. E così Travaglio arma la mano di uno dei suoi più fidi "giustizieri", il vignettista comunista Vauro Senesi, il quale quando vede la Meloni, con discreta evidenza, perde il controllo.

 

Già, perché l'ultima vignetta vergata da Vauro sulla prima pagina del Fatto di oggi, martedì 12 ottobre, dà l'idea di uno che ha perso il controllo. Il titolo del disegno recita: "Assalto alla Cgil, la Meloni non conosce la matrice". Il riferimento è al fatto che la Meloni abbia eccepito nel sostenere che quelli in piazza fossero tutti di destra, tutti fascisti. Dunque, nella vigenetta ecco una Meloni seduta di fronte a una specie di medico, il quale indica con una bacchetta una svastica. E chiede: "Signora cos'è questa?", "Una farfalla", risponde la Meloni. "No", "Un fiorellino?". "Se, vabbeh!", conclude il dottore. Insomma, Giorgia Meloni associata a una svastica, al nazismo. La leader di FdI che non riconosce svastiche e nazismo. L'ultima frontiera della porcata firmata Vauro-Travaglio.

Clicca qui per vedere la vignetta di Vauro

 

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