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Otto e Mezzo, Tomaso Montanari contro Giorgia Meloni: "Suo partito profondamente compromesso, basta vedere il simbolo"

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“Matrice neofascista cercasi”, è il titolo scelto da Lilli Gruber per la puntata di Otto e Mezzo di lunedì 11 ottobre. Un chiaro riferimento a Giorgia Meloni che da Madrid, nel commentare gli incresciosi episodi verificatisi a Roma a margine della manifestazione dei no-green pass, aveva dichiarato di non conoscere la matrice di quelle violenze. “Il suo partito è profondamente compromesso con la storia e il mondo fascista, ha ancora la fiamma tricolore nel simbolo”, è stato l’intervento di Tomaso Montanari.

 

 

Il nuovo rettore dell’Università di Siena ha attaccato duramente Fratelli d’Italia: “Le inchieste rivelano gli intimi contatti con questo mondo, il presidente delle Marche celebra la marcia su Roma, i busti del duce sono in molte sedi del partito. I rapporti non occasionali con la galassia fascista riguardano anche la Lega: diverse volte Salvini è salito sul palco con il leader di Casapound. La Meloni dice che questa componente c’è ma è marginale: se lo fosse, saprebbe come metterla fuori”.

 

 

E allora Montanari ha tirato fuori anche il nome di Rachele Mussolini, leader di preferenze nelle elezioni romane: “Meloni dice che è una persona competente, ma non ricorda che si è fatta fotografare con un cartello ‘il 25 aprile festeggio solo San Marco e non la liberazione’. Poi c’è sempre la retorica di ‘allora le foibe, il totalitarismo comunista’, che a volte viene tirata fuori persino da Forza Italia”.

 

 

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