Matteo Bassetti, "una scelta politica": tamponi, la dura accusa dell'esperto. Cosa proprio non torna
Quella di allungare la validità dei tamponi da 48 a 72 ore è "una scelta esclusivamente politica", e forse anche economica, ma di certo non scientifica. Ne è convinto Matteo Bassetti, che ha bocciato nettamente l’idea del governo di estendere la validità dei tamponi propedeutici all’ottenimento del Green Pass. “Qualunque decisione venga presa di allungamento del tampone - ha dichiarato in un intervento su Rai Radio1 - è una decisione politica, non scientifica”.
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“Il tampone già a 48 ore - ha spiegato il direttore della clinica di malattie infettive del San Martino di Genova - rischia di avere una finestra in cui uno potenzialmente se già infettato potrebbe essere diventato positivo, figuriamoci a 72 ore. Non dimentichiamoci - ha aggiunto - che il Green Pass non è stato introdotto per trasformare l’Italia in un ‘tamponificio’, ma perché la gente si andasse a vaccinare. Se oggi avere il Green Pass vuol dire continuare a fare il tampone, finisce per non avere più senso la certificazione verde”.
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E quindi in tal caso per Bassetti sarebbe addirittura meglio ripensare o eliminare il Green Pass, piuttosto che continuare ad andare avanti coi tamponi a ritmi quasi insostenibili. A pensarla così è anche Andrea Crisanti, secondo cui la certificazione verde è “un’anomalia perché la protezione, per quanto riguarda l’infezione, dopo sei mesi passa dal 95 al 40%. Quindi aver protratto la validità del vaccino da 6 mesi a un anno non ha nulla di scientifico”.
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