Ilda Boccassini, il diktat di un Gad Lerner senza vergogna: "Dovete solo ringraziarla", vietato criticare
Vietato criticare Ilda Boccassini. Almeno secondo Gad Lerner. Già, perché negli ultimi giorni "Ilda la Rossa" è tornata prepotentemente al centro dell'attualità. La ragione? L'uscita de La stanza numero 30-Cronache di una vita, libro autobiografico dell'ormai ex pm di Milano. Un volume nel quale parla senza troppi giri di parole della sua relazione con Giovanni Falcone, anche se all'epoca dei fatti entrambi erano sposati con altre persone.
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E insomma, sia per questo sia per altri estratti considerati piuttosto reticenti rispetto all'epoca delle sue inchieste ossessive contro Silvio Berlusconi, qualcuno - logicamente - si è permesso di eccepire. Qualcuno ha legittimamente sostenuto che, per dirla in parole povere, non è oro tutto ciò che luccica. Critiche circostanziate e, soprattutto, legittime.
Come detto, legittime per tutti ma non per Gad Lerner. Il quale, infatti, rilanciando la prima pagina del volume, cinguetta: "Ilda Boccassini ha scritto un libro di storia italiana potente, generoso e pieno di scomode verità. Piuttosto che impartirle pruriginose lezioncine di galateo dovremmo renderle il grazie che a lei spetta dopo una vita integerrima, rischiosa e piena di sacrifici", conclude. Già, vietato eccepire. Se c'è la Boccassini di mezzo si può soltanto ringraziare.