Vauro e il Fatto, Draghi vede Salvini: "Ha già preso il vizio". Proprio quello: vergogna politica e umana
Ci mancava solo questo: dare a Mario Draghi dello "sbronzo". Al Fatto quotidiano da mesi si stanno attrezzando e pala in mano, pardon vignetta, alla fine ce l'hanno fatta: scava scava, la banda diretta da Marco Travaglio ha toccato il fondo. Merito di Vauro Senesi, il vignettista principe dell'insulto personale travestito da satira politica. In prima pagina, sabato mattina, il premier si sarà dilettato a scoprire la peggior versione di sé. "Merito" si fa per dire, del faccia a faccia con Matteo Salvini, l'odiatissimo leader della Lega.
Draghi, Salvini e "il vizio": guarda la vignetta di Vauro sul Fatto quotidiano
A Vauro e Travaglio, da tempo schieratissimi contro il "governo dei migliori" (non passa giorno che non lo facciano polemicamente notare, dalle colonne del Fatto), forse non è parso vero di poter prendere due piccioni con una fava. Ed ecco allora la vignetta definitiva. L'ex presidente della Banca centrale europea viene rappresentato dal prode Senesi come un arzillo vecchietto completamente sconvolto e decisamente alticcio. A contribuire all'alzata di gomito, ovviamente, il colloquio con Salvini, come si evince dalla "illuminante" didascalia della vignetta: "Incontri Draghi-Salvini una volta alla settimana, alla terza aveva già preso il vizio".
Quale vizio? Presto detto: "Cameriere un altro mojito", chiede il premier bicchiere (traballante) in mano. Dopotutto, a SuperMario poteva andare pure peggio, perché il vizio considerato il tono becero tenuto nelle ultime settimane dal Fatto poteva essere quello di Luca Morisi, invischiato in una storia di stupefacenti rivelatasi, di fatto, solo una bolla di gossip privata trasformata in caso politico. Sarà per la prossima vignetta.