PiazzaPulita, "per chi ho votato a Roma?". Antonio Padellaro confessa e Travaglio "collassa": ufficiale, il M5s è finito
Il Movimento 5 Stelle? Dimenticato. Anche Antonio Padellaro nella tornata elettorale delle amministrative a Roma non ha votato Virginia Raggi. L'ex sindaca grillina ha preso una vera e propria batosta, arrivando quarta addirittura dietro a Carlo Calenda. "La scorsa volta l'ho votata - ha confermato a PiazzaPulita il fondatore del Fatto Quotidiano prima di dare un dispiacere al collega Marco Travaglio -. Questa volta no". E a Corrado Formigli, il quale malcelava la sua sorpresa, ha ammesso: "Io dico sempre la verità. Quello che non riesco a capire è il perché di questo tracollo in cinque anni". E chissà, come detto, cosa ne avrà pensato il direttore del Fatto Quotidiano ultra-grillino...
Padellaro non riesce a spiegarsi come abbia potuto la Raggi, dopo il trionfo nel 2016, prendersi solo le "briciole di quel plebiscito". Il dubbio del giornalista è che ci sia altro che abbia influito sul declino: "Non è solo un problema della Raggi ma di un'intera città, della Capitale di questo Paese che si ritrova in queste condizioni". Parole amarissime quelle di Padellaro; se anche anche il fondatore del Fatto, da sempre appiattito sul grillismo più miope, non ha accordato la propria preferenza alla Raggi si può ragionevolmente ipotizzare che i grillini abbiano toccato il fondo.
E su quel fondo, già "sguazza" Travaglio, il quale a urne chiuse se ne era uscito con una prima pagina a dir poco bizzarra. Pur di non "nascondere" la sconfitta del suo Movimento, quasi aveva cantato vittoria. Come? Arrivando a sostenere che l'alleanza Partito democratico e Cinque Stelle era vincente. "Pd e M5s insieme vincono, il centrodestra unito perde": questo il grottesco titolo partorito dal Fatto all'indomani del voto. Convinto lui...