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Vittorio Sgarbi, bomba su Massimo Galli indagato: "Perché la Rai continua a invitarlo", ora si capisce tutto

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Tra i casi della settimana, una menzione d'onore, per certo, se la guadagna quello di Massimo Galli, l'infettivologo dell'Ospedale Sacco di Milano che risulta indagato per una vicenda di presunti concorsi pilotati all'Università statale di Milano. Il diretto interessato ha subito respinto le accuse, difendendosi la sera stessa in cui è uscita la notizia dell'indagine direttamente dagli studi di CartaBianca, la trasmissione di Bianca Berlinguer in onda su Rai 3, dove ha addirittura affermato di essere diventato "un personaggio scomodo". Sarà...

 

Oggi, giovedì 7 ottobre, sono usciti ulteriori dettagli sull'inchiesta. Delle intercettazioni in cui è proprio lui a parlare. E sembra avere un poco la coscienza sporca: "Spero che poi non succeda nessun casino", afferma parlando con il candidato del concorso. Ma, soprattutto, allo stesso candidato propone: "Scriviamo insieme i punteggi. Dobbiamo ragionare, magari in due è meglio che one. Sennò (i punteggi, ndr) li metto io alla ca***, sperando che non ci siano casini e menate". I punteggi in questione sono quelli del concorso universitario. Insomma, intercettazioni abbastanza compromettenti.

 

E contro Massimo Galli, tra gli altri - rilanciando su Twitter il pezzo del Corriere della Sera che dà conto delle intercettazioni - si scaglia anche Vittorio Sgarbi, il celebre critico d'arte, che insiste sul passato da "sessantottino" del virologo, un passato di "militanza rossa" di cui lui stesso ha parlato in diverse occasioni. E Sgarbi attacca: "Il sessantottino Massimo Galli (sono sempre stato di sinistra) intercettato con il candidato del concorso: Scriviamo insieme i punteggi - premette Sgarbi -. La Rai continua a invitarlo. Si sai, ai sessantottini si perdona tutto...", conclude sornione Sgarbi. Insomma, un colpo a Galli e uno alla Rai.

 

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