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DiMartedì, il Nobel Parisi e Sergio Mattarella: "Solo per caso", Floris sconvolto

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Ci mancava solo lo sgarbo a Sergio Mattarella. La "folle giornata" di Giorgio Parisi, italiano premio Nobel per la fisica, in collegamento con Giovanni Floris a DiMartedì rivela: "Un po' me l'aspettavo, qualche piccolo pensierino l'avevo fatto. Avevo già ricevuto il premio Wolf, che è l'anticamera del Nobel, quindi stamattina avevo tenuto vicini alla scrivania tutti i telefoni di casa". 

 

 

 

 

 

Quindi, la chiamata dell'annuncio. "Ho visto il numero svedese, ho pensato speriamo che non mi stiano facendo uno scherzo. Ma dopo un po' mi sembravano davvero convinti, ho parlato con un mio amico e me l'ha confermato". Premiato per le ricerche sulla "scala atomica" e la riduzione del caos all'ordine, ora il professor Parisi deve gestire un altro bel problema, la fama su larga scala e non solo quella tra accademici. 

 

 

 

 

 

 

"Mi hanno chiamato 200 persone a cui non ho potuto rispondere, perché ero occupato a fare interviste solo con quelli che mi passava la mia addetta stampa. Mi ha chiamato il presidente Mattarella e per caso ho risposto, ho visto il numero del centralino del Quirinale, che conosco". Dopo mesi di lutti, dolore e incertezze, il 2021 sembra l'anno del riscatto dell'Italia, con successi a raffica dallo sport alla pasticceria, fino all'"empireo" della scienza. Stiamo riconquistando la speranza, ma proprio nel momento della piena esposizione mediatica di scienziati e virologi sembra avanzare l'anti-scienza dei no vax, sottolinea Floris. "Non vedo tutta questa preponderanza - ribatte Parisi -, arriveremo alla fine al 90% dei vaccinati. Certo, siamo lontani dal 98% del Portogallo ma andiamo abbastanza bene...".

 

 

 

 

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