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Luca Morisi, "ecco chi è il suo spacciatore". Indiscrezioni dalla procura: l'ultima clamorosa svolta in uno strano caso

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La vicenda che riguarda Luca Morisi si arricchisce di un nuovo capitolo. Gli inquirenti infatti sono al lavoro per chiarire le esatte dinamiche: vogliono far luce su cosa è successo quella notte. I due rumeni hanno ricattato l'ex capo della "Bestia"? L'ipotesi, più passa il tempo, più prende piede. 

Ma quello del possibile ricatto, ipotesi supportata dalle numerose contraddizioni in diverse interviste di uno dei due ragazzi coinvolti nel festino e nell'indagine, non è il solo punto da chiarire. Ora gli inquirenti sono anche a caccia dello spacciatore che potrebbe avere ceduto stupefacenti a Morisi. Non si parla della fiala di liquido ritrovata nell'auto dei rumeni, fiala che loro sostengono gli sia stata ceduta proprio da Morisi (altra accusa che trova sempre meno riscontri): nel mirino degli investigatori, infatti, c'è la cocaina.

 

All'interno dell'abitazione di Morisi, infatti, sono stati rinvenuti circa 2 grammi di cocaina, parte nascosta in un libro e parte sui piatti utilizzati per consumarla. E ora, scrive Repubblica, pare che "tra i contatti telefonici" di Morisi "gli investigatori hanno isolato il numero di una persona che potrebbe essere il pusher". Insomma, lo spacciatore sarebbe stato individuato (ma il condizionale è d'obbligo).

 

E ancora, si legge sempre su Repubblica, ora si stringe il cerchio attorno a "l’uomo o la donna che gli hanno dato lo stupefacente che ha eccitato e alimentato il festino del 14 agosto scorso", quando è stata ritrovata cocaina. "Sui piatti di ceramica e in una bustina nascosta dentro a un libro verde. Modiche quantità, certo, ma era ciò che restava dopo almeno dodici ore di consumo. E soprattutto, stando a quanto raccontano i vicini, non erano certo la prima volta".

 

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