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PiazzaPulita, i deliri di Carlo Freccero sul vaccino: "Norimberga lo ricorda molto bene". Poi la rissa con Andrea Crisanti

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Due punti di vista sul vaccino molto diversi quelli espressi da Andrea Crisanti e Carlo Freccero PiazzaPulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7, la puntata è quella di giovedì 30 settembre. Il virologo e professore all'università di Padova ha spiegato i motivi per cui non sarebbe possibile, a suo dire, imporre l'obbligo: "Il vaccino ha una protezione di 6-7 mesi e quindi diventa complicato renderlo obbligatorio. Perché a quel punto devi garantire la protezione a tutti quanti, quindi ogni 6-5 mesi - per prevenire un'eventuale ricaduta - devi garantire 120 milioni di dosi a tutta la popolazione. Però i vaccini hanno comunque un effetto importante nel prevenire le complicazioni della malattia".

 

 

 

Poi, secondo il virologo, ci sarebbe un secondo motivo: "L'obbligatorietà non si fa perché non ci si mette d'accordo sulla sanzione. Che senso ha mettere l'obbligo senza sanzione? E allora il green pass è il compromesso". "Non si può fare perché c'è la Convenzione di Ginevra che ce lo proibisce. Poi Norimberga ricorda molto bene che le cose sperimentali non si possono fare", è intervenuto allora l'ex direttore del Tg2. Il professor Crisanti, però, non è rimasto in silenzio: "Mi permetta, dopo 4 miliardi di dosi chiamarlo sperimentale diventa un po'...".

 

 

 

"Vede cosa mi costringe a dire? - ha controbattuto Freccero -. Io conosco persone che hanno avuto conseguenze negative". "Ma questo è vero - ha replicato Crisanti - non c'è nessun vaccino che non dà conseguenze negative. Ma lei di cosa ha più paura? Del vaccino o della malattia?". Alla domanda del virologo, il giornalista ha risposto: "Del vaccino". "Lei pensa che col suo comportamento può evitare di infettarsi. Però col virus si può essere fortunati una volta sola", l'ha messo in guardia Crisanti. La replica finale di Freccero: "Io sono ottimista perché arriveranno le cure tra poco".

 

 

 

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