Marco Travaglio, Draghi e il gesto dell'ombrello: altro insulto sul "Fatto", questa roba in prima pagina
Ci mancava il gesto dell'ombrello. Nel ricco campionario di "oscenità intellettuali" del Fatto quotidiano, fatto di diti medi, corna, linguacce e nudità, ecco arrivare il gestaccio di Mario Draghi, in prima pagina. Il titolone è "Lavoratori!", con tanto di enfatico punto esclamativo. Poco sotto, il fotomontaggio del premier nelle vesti di Alberto Sordi ne I Vitelloni di Federico Fellini, capolavoro dolceamaro del cinema italiano del secondo Dopoguerra. Sul grande schermo l'Albertone nazionale svillaneggiava i contadini chini sui campi con tanto di pernacchione, che per SuperMario è solamente metaforica.
Secondo il direttore Marco Travaglio, Draghi si prende gioco di tutti gli italiani imponendo il Green pass obbligatorio non solo ai dipendenti statali, ma anche a quelli delle aziende private nonostante le vigorose proteste dei sindacati. La Cgil di Maurizio Landini, per esempio, preferirebbe l'obbligo vaccinale tout court rispetto alla "scorciatoia" del certificato verde.
A far storcere il naso alla redazione del Fatto anche il rifiuto di Draghi di non concedere, come richiesto a gran voce dal leader della Lega Matteo Salvini, i tamponi gratis. Forse perchè come spiegato dalla epidemiologa Stefania Salmaso in una intervista a Repubblica una misura come questa avrebbe consentito a molti no vax di continuare a "dribblare" le vaccinazioni quando il vero obiettivo del governo resta, appunto, obbligare più italiani possibili a immunizzarsi "per vie traverse".
E suona strana la "sintonia" rarissima perché piuttosto strumentale tra Travaglio e il Capitano. D'altronde la linea nell'organo di stampa più "contiano" (fu grillino) d'Italia è chiara da tempo: "Dagli a Draghi, dagli al governo dei migliori". Così scopriamo che l'adozione del Super Green pass ci rende "come l'Arabia Saudita". Addirittura.
Video su questo argomento"La strada migliore? L'obbligo vaccinale". Green pass, controffensiva Landini