Chiara Ferragni, inquietante teoria del sociologo: "Per cosa è stata arruolata e cosa c'è dietro al suo successo", ecco cosa ci nascondono
Il tocco magico di Chiara Ferragni in Borsa. Già, tutto quel che tocca diventa oro. L'ultimo esempio? L'annuncio della sua partnership con Safilo ha fatto schizzare i titoli del gruppo veneto del 13%, per poi chiudere a un clamoroso +8,14 per cento. Un caso simile a quello recente di Tod's, quando con l'ingresso della moglie di Fedez nel cda le azioni sono schizzate verso l'alto.
Insomma, per Chiara Ferragni il trionfo è continuo, ogni mossa è quella giusta. Ma come è possibile? Alcune interessanti risposte arrivano dal sociologo Giovanni Semi, ricercatore dei processi culturali e comunicativi all'Università di Torino, che interpellato dal Giorno avanza delle ipotesi interessanti sul "vantaggio competitivo" di cui gode la Ferragni. In primis perché "è giovane e donna".
E ancora, aggiunge Semi: "In questo momento è evidente la grande e sacrosanta attenzione verso un profilo svantaggiato", ossia essere giovane e donna, in linea teorica un handicap in un mondo del business dove troppo spesso ci sono soli uomini (e per certo non giovani). E ancora, il sociologo aggiunge: "La signora incarna tutto quello che nella vita reale non succede. E quindi, la metto giù pesante, diventa la foglia di fico del capitalismo italiano prevalentemente a dominanza maschile e anziana".
Dunque Semi si pende in una ulteriore analisi: "Chiara Ferragni, intelligente e bravissima, unica e in quanto tale non minacciosa, serve a coprire una colossale falla. È stata arruolata per quello", conclude il sociologo. Una teoria interessante, quella del sociologo, che avanza il sospetto che la Ferragni sia in un qualche modo stata scelta da un "sistema" che, solitamente, rigetta figure come la sua.